martedì 3 luglio 2012

Storia dell abito



L’abito da uomo e’ un indumento nato intorno al diciassettesimo secolo in tre pezzi: pantaloni, il panciotto e la giacca. Con l’avvento delle macchine tessili e la produzine industriale che rende il vestito un prodotto in serie l’abito diventa accessibile per tutti ceti sociali. Gli uomini usano l’abito come l’unico capo da indossare in qualsiasi occasione.   

Storicamente l’abito moderno nasce in Inghilterra come le stoffe che venivano utlizzate per la loro composizione. In Italia per vari secoli si segue quello che e’ lo stile anglosassone, ma con il passare degli anni soprattutto a Napoli ed Roma, nel ‘900 nasce un nuovo modo di concepire l’abito. Si rende piu’ leggero e si eliminano quei canoni troppo rigide del vestito inglese. I lanifici italiani iniziano ad entrare nel panorama dell’abbigliamento maschile divenendo il punto di riferimento della moda per uomo e sinonimo ancora oggi di qualita’.
I tessuti che si usano sono di solito lana, misto lana e lino. Dipende il piu’ delle volte dalla stagione anche se oggigiorno, ci si orienta per tessuti “quattro stagioni”, abiti da usare per tutto l’anno.
I tessuti piu’ pregiati sono quelli cosi detti pettinati, la lana pettinata e’ sicuramente il filato leggero, brillante e resistente all’uso giornaliero del vestito.